ActiveItaly partecipa al convegno on line dal titolo “Verso Velo-city Rimini 2026

Velo-city Danzica 2025; Rimini 2026
Il 10 giugno 2025 si è svolto un convegno online dal titolo “Verso Velo-city Rimini 2026”, nell’ambito delle Giornate del Cicloturismo FIAB, che hanno riunito rappresentanti delle regioni, associazioni, esperti e operatori del settore per discutere il presente e il futuro della mobilità ciclabile in Italia.
L’evento si inserisce nel percorso di avvicinamento a Velo-city 2026, la più importante conferenza internazionale sulla ciclabilità, che si terrà a Rimini dal 16 al 19 giugno. Rimini è stata scelta perché vetrina di un grande progetto urbano: il Parco del Mare, con oltre 16 km di piste ciclabili, aree verdi, giochi e infrastrutture dedicate alla mobilità dolce.
Intanto Velo-city 2025, l’ edizione, si è appena svolta a Danzica (Polonia) e con la partecipazione di centinaia di delegati da tutto il mondo, con oltre 600 relatori, a testimonianza di quanto il tema della ciclabilità sia sempre più centrale nelle politiche urbane e ambientali non solo in Europa, ma a livello globale.
Un focus sulla Francigena: cultura, borghi e segnaletica
Durante l’incontro si è parlato anche del rilancio della Ciclovia Francigena, itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa, sempre più apprezzato non solo da chi lo percorre a piedi, ma anche da molti ciclisti, che spesso scelgono di affrontarlo a tratte.
Uno degli aspetti messi in evidenza è la ricaduta economica positiva nei piccoli centri e nei borghi attraversati dall’itinerario, grazie alla crescita dei cammini e del turismo lento. Tuttavia, si è sottolineata una criticità importante: la necessità di migliorare la segnaletica, affinché il percorso sia accessibile e sicuro anche per chi lo affronta in autonomia o in bicicletta
Il contributo di Activitaly: la voce degli operatori del turismo attivo organizzato
Andrea Santin, in rappresentanza della rete Activitaly, è intervenuto portando il punto di vista degli operatori del turismo attivo organizzato – una voce spesso poco rappresentata nel panorama nazionale.
“Non parliamo qui del cicloturista individuale e auto-organizzato, che costituisce la maggioranza, parliamo del turismo organizzato: tour operator specializzati che propongono viaggi in bicicletta, a piedi e in modalità attiva per clienti italiani e internazionali”.
Durante l’intervento, Andrea ha illustrato i risultati di un sondaggio internazionale condotto da ATTA (Adventure Travel Trade Association), Cycle Summit ed ECF (European Cyclists’ Federation) tra febbraio e aprile 2024, con il contributo attivo anche di Activitaly.
Cosa emerge dal sondaggio?
Il sondaggio ha coinvolto 245 operatori turistici da tutto il mondo, di cui il 69% europei, con una forte partecipazione da Italia e Germania.
I dati confermano un settore in forte crescita:
- Oltre l’86% degli operatori si aspetta un aumento del fatturato rispetto al 2023.
- Circa l’88% prevede una crescita del numero di clienti.
- I tour organizzati durano mediamente tra 4 e 8 giorni, attirando soprattutto clientela europea ma anche extraeuropea.
Cosa chiedono i clienti del turismo attivo organizzato?
Le tendenze raccolte nel sondaggio sono chiare:
- Cresce l’interesse per i viaggi con e-bike, che rappresentano ormai la soluzione più richiesta.
- Quasi il 98% dei clienti non viaggia con la propria bici, rendendo il noleggio locale un servizio essenziale.
- In aumento il segmento gravel, con viaggi su percorsi misti e sterrati.
- I clienti cercano strutture ricettive di qualità, anche di livello “superior” e in location suggestive come castelli e borghi storici.
Le criticità principali secondo gli operatori
Accanto alle opportunità, emergono anche ostacoli strutturali:
- Inflazione: l’aumento dei costi incide sull’organizzazione dei tour e sulla domanda.
- Sicurezza: il tema più sentito. Percorsi condivisi con auto e pedoni, infrastrutture mal segnalate o in cattivo stato scoraggiano la clientela.
- Logistica: trasportare la bici sui treni resta complicato, e spesso manca la possibilità di stoccare le bici in modo sicuro.
- Condizioni delle strade: buche, asfalti deteriorati e carenza di manutenzione sono un freno alla qualità percepita dell’esperienza.
Italia: la meta più desiderata, ma non ancora la più frequentata
Uno dei dati più significativi emersi è che l’Italia è la meta più desiderata al mondo per il cicloturismo organizzato, superando anche Francia e Germania. Un dato particolarmente rilevante perché proviene direttamente dai tour operator internazionali, che ogni giorno raccolgono i desideri e le richieste dei propri clienti.
Tuttavia, è importante sottolineare che desiderata non significa (ancora) maggiormente frequentata: ad oggi, la Francia registra numeri superiori in termini di presenze reali. Questo dimostra che il potenziale dell’Italia è enorme, ma ancora in parte inespresso – anche a causa di carenze infrastrutturali, logistiche e organizzative che rendono l’esperienza meno fluida per chi viaggia in bici con un tour organizzato.
Questo gap tra desiderio e realtà dovrebbe spingere istituzioni, territori e operatori a investire seriamente: il mondo ci guarda con interesse, ma dobbiamo essere all’altezza delle aspettative.
“Se le aspettative dei clienti sono alte, è fondamentale che vengano soddisfatte. Altrimenti il passaparola – così cruciale nel nostro settore – diventa negativo, e perdiamo occasioni preziose.”
Conclusione
La presenza di Activitaly alle Giornate del Cicloturismo FIAB ha permesso di portare la voce delle imprese che vivono ogni giorno le opportunità e le sfide del turismo attivo in Italia. Un settore in espansione, strategico non solo per l’economia turistica ma anche per la rigenerazione dei territori.
25 giugno 2025