LABORATORIO A FA’ LA COSA GIUSTA
Milano, 15 marzo 2025
ActiveItaly è stata invitata a partecipare a Fa’ la cosa giusta! 2025 per condurre un laboratorio nella mattinata di sabato 15 marzo nell’ambito di una tavola rotonda – laboratorio, moderata da Miriam Giovanzana, direttrice editoriale di Terre di mezzo, casa editrice e organizzatrice dell’evento.
Quest’anno la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, giunta alla sua 21ª edizione, si è trasferita a Fiera Milano Rho, arricchendosi di nuove iniziative e registrando un grande successo di pubblico: 52.000 visitatori.
La rete ActiveItaly ha preso parte all’evento all’interno della sezione Viaggio e Grandi Cammini.
Turismo Attivo: Costruire Reti e Valorizzare i Territori
Al laboratorio erano presenti Monica Price, presidente della rete, insieme a Riccardo Cipullo e Andrea Santin, co-fondatori e membri del comitato di gestione, in qualità di relatori per ActiveItaly.
Il tema centrale è stato lo sviluppo del networking nella filiera del turismo attivo e le strategie per valorizzare i territori partendo dalle risorse già esistenti, senza comprometterne l’identità.
ActiveItaly ha contribuito al confronto illustrando buone pratiche e suggerimenti utili che i tour operator possono offrire ai funzionari pubblici. Inoltre, ha spiegato il funzionamento della filiera del turismo attivo, analizzandone i numeri e i diversi segmenti coinvolti.
Subito dopo il laboratorio, Riccardo Cipullo si è detto molto soddisfatto dell’interazione e del confronto avvenuto:
“L’impressione è che sia andata bene, è stato un bel momento di condivisione. C’è stato uno scambio attivo tra noi di ActiveItaly, che abbiamo portato esempi di buone pratiche su come rendere un territorio turisticamente appetibile, sia per un turismo in autonomia sia per un turismo intermediato e organizzato. Erano presenti rappresentati dell’assessorato Regione Sardegna, scrittori, rappresentanti di consorzi e piccole reti di imprese locali, e abbiamo avuto l’opportunità di raccontare la nostra esperienza, frutto del lavoro di 35 aziende riunite nella rete ActiveItaly.”
Durante il laboratorio, il dibattito si è concentrato su tre aspetti chiave per rendere un territorio una meta adeguata al turismo attivo sostenibile: la filiera corta, la sostenibilità economica e sociale e la necessità di un approccio integrato allo sviluppo turistico.
Sono stati inoltre presentati alcuni dati di settore e i risultati di un sondaggio interno, che hanno suscitato particolare interesse tra i partecipanti.
Miriam Giovanzana, l’organizzatrice, ha sottolineato che questo laboratorio ha rappresentato uno dei primi esperimenti di format che potrebbe essere integrato stabilmente nelle future edizioni di Fa’ la cosa giusta!
Questo intervento si inserisce nel quadro dei progetti della nostra rete: vogliamo essere una voce unica, ufficialmente riconosciuta, che rappresenti il turismo attivo sostenibile. Tra le nostre priorità rientrano la formazione e l’attenzione all’impatto ambientale, elementi fondamentali per costruire un turismo più consapevole e responsabile.
Turismo e valorizzazione del territorio
Durante il laboratorio si è parlato di due esempi particolari di turismo legato alla valorizzazione del territorio: Orgosolo in Sardegna e Ostana in Piemonte.
- Orgosolo è noto per i suoi murales, che raccontano la storia e le lotte sociali della comunità, attirando migliaia di turisti ogni anno e contribuendo all’economia locale insieme al turismo naturalistico legato al Supramonte e al canyon di Gorroppu.
- Ostana è un borgo montano che ha subito un forte spopolamento, ma grazie a un progetto di turismo sostenibile e al recupero delle architetture tradizionali ha conosciuto una rinascita, accogliendo sempre più visitatori e nuovi abitanti. Entrambi gli esempi mostrano come il turismo possa essere uno strumento di rivitalizzazione culturale ed economica, se gestito in modo consapevole e rispettoso dell’identità locale.
Come costruire la destinazione turistica
Con questi due esempi abbiamo modo di parlare di come costruire un pacchetto turistico di turismo attivo: c’è una prima fase quella di indagine dei clienti e la fase di conoscenza del territorio. Fondamentali per la progettazione di un pacchetto turistico di successo. Un’attenta raccolta di informazioni e dati in queste fasi consente di creare un prodotto che soddisfi le esigenze e i desideri dei potenziali clienti e che sia in linea con le caratteristiche e le potenzialità del territorio.
Durante gli interventi, il retista Michele Cappiello ha sottolineato che si assiste a un’eccessiva produzione di cammini, molti dei quali restano invisibili al mercato internazionale. Ha inoltre evidenziato la necessità di una comunicazione più efficace all’estero, promuovendo i cammini non come singoli itinerari, ma all’interno di un contesto geografico più ampio, come Alpi, Sardegna, Appennino, Toscana o Sud Italia. In questo processo, il ruolo dei tour operator è fondamentale: per attrarre il pubblico internazionale, non vendono solo il cammino in sé, ma creano pacchetti che integrano il trekking con altre esperienze legate al territorio
Andrea Santin, relatore di Activeitaly, ha sottolineato il ruolo fondamentale che possono avere piccoli Tour Operator come quelli presenti nella rete, che non sono i grandi player interessati esclusivamente ai volumi e al fatturato, ma anzi hanno più a cuore l’attenzione e il rispetto degli equilibri delle zone più fragili e delicate interessate dai flussi turistici.
AcitveItaly promuovendo un turismo rispettoso, non invasivo e sostenibile, favorisce lo sviluppo attento delle opportunità turistiche offerte dal territorio senza snaturare l’identità delle comunità locali e minimizzando l’impatto sul territorio e sulle persone
La filiera del turismo attivo
Altro punto importante è stato approfondire il funzionamento della filiera del turismo attivo, evidenziando le sue caratteristiche e le dinamiche che la distinguono dal turismo tradizionale.
Abbiamo analizzato come la filiera turistica si sia evoluta negli anni, passando da un modello classico a uno più integrato e diretto (filiera corta), grazie all’uso della tecnologia e al coinvolgimento delle comunità locali.
Un focus particolare è stato dedicato al ruolo del tour operator e delle agenzie specializzate, che contribuiscono a strutturare esperienze di viaggio sostenibili e autentiche, valorizzando i territori.
Abbiamo discusso l’importanza della collaborazione tra i diversi attori della filiera, come strutture ricettive, servizi di trasporto, guide locali e produttori del territorio, per offrire esperienze turistiche di qualità.
Infine, abbiamo riflettuto sulle opportunità e le sfide di questo settore in crescita, analizzando come un’organizzazione efficace della filiera possa favorire il turismo attivo e sostenibile.
Per chiudere l’intervento abbiamo riportato alcuni dati e statistiche sul valore economico del settore turismo attivo, sulla crescita continua e la previsione di ulteriore aumento.
Giuliana Mulas, team comunicazione